Friday, January 22, 2010

PABLO NERUDA

...voglio versi di tela
e piuma

che pesino appena, versi tiepidi
dell'intimità dei letti
dove la gente ha amato e sognato.

Voglio poesie macchiate
dalle mani e dal quotidiano.

Versi di pasta sfoglia che
spandano
latte e zucchero nella bocca,
l'aria e l'acqua si bevono,
l'amore si morde e si bacia,
voglio sonetti commestibili,
poesie di miele e farina.

...
Qualcuno si è sporcato le mani
impastando tanta dolcezza.

Con noi
o senza di noi
la dolcezza
continuerà ad esistere
ed è infinitamente
viva,
eternamente rediviva,
perchè in piena bocca
dell'uomo per cantare
o per mangiare
abita
la dolcezza.

Pablo Neruda

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