12 anni e un sogno nel cassetto: imparare a suonare il saxofono tenore.
Il maestro di musica della scuola mi disse subito che per suonare il sax avrei prima dovuto imparare a suonare il clarinetto, presentandomelo come iter propedeutico obbligatorio. Credulona e senza malizia alcuna, iniziai a suonare il clarinetto. A me il clarinetto non piaceva e non piace tuttora per niente. Ma avevo uno scopo, avevo un sogno e il clarinetto doveva portarmi dritta dritta alla sua realizzazione , per questo motivo continuai imperterrita e fiduciosa nel mio cammino. Non passava giorno che non chiedessi se era giunta l'ora di deporre il clarinetto in favore del mio amato saxofono, ma la risposta era sempre uguale a se stessa , monotona nel suo " no ".
Un anno dopo, per caso, salta fuori la verità : mi era stato affibbiato il clarinetto perchè l'unico saxofono disponibile era stato prestato ad un'altra scuola, non per la propedeuticità obbligatoria del clarinetto!
La delusione, lo sgomento, l'ira funesta per essere stata presa in giro a quel modo, per essermi fatta prendere in giro a quel modo e per essermi dovuta sorbire l'odiato clarinetto, fu tanta. Non ne volli più sapere nulla, buttai tutto nella spazzatura e chiusi la porta.
Circa tre settimane fa, 22 anni dopo e per non ben identificati motivi ( veramente dopo aver visto il film Groundhog Day, di cui si parlava nel post di nonsisamai ) mi vien da pensare che sia giunto il momento di imparare a suonare il sax.
Con il mio bello al fianco passiamo un'intero pomeriggio in un minuscolo negozietto di strumenti musicali a provare il sax (grazie Andrea, sei stata gentilissima !) . Torniamo a casa elettrizzati, io mi tuffo in internet, tra un forum e l'altro, siti web e utube video; raccolgo utili informazioni.
Arrivo in Italia e, dopo un paio di telefonate, trovo il negozio che fa per me. Prendo la macchina in prestito e in 10 minuti sono già lì, l'affascinante R. ad attendermi. Noleggio il sax per un mese ( lo posso noleggiare fino a tre mesi ) e se decido di acquistarne uno, i soldini del noleggio verranno decurtati dal prezzo di quello nuovo. Era esattamente la formula che cercavo ( trovata sul sito di un negozio di strumenti musicali londinese ), in fondo, qui, non tutti sono nel medioevo come pensavo!
Adesso devo trovare l'insegnante. Ardua ricerca.
L'unico che abita vicino a casa ( ci potrei andare a piedi, cosa importantissima visto che non posseggo alcun mezzo di trasporto motorizzato e la bici è rimasta in Austria ) è un genio del sax e ovviamente è superimpegnato, fa lezione a 50 km da qui, non dispensa lezioni private e dovrei aprire un leasing per poterlo pagare .
Il maestro di musica della scuola mi disse subito che per suonare il sax avrei prima dovuto imparare a suonare il clarinetto, presentandomelo come iter propedeutico obbligatorio. Credulona e senza malizia alcuna, iniziai a suonare il clarinetto. A me il clarinetto non piaceva e non piace tuttora per niente. Ma avevo uno scopo, avevo un sogno e il clarinetto doveva portarmi dritta dritta alla sua realizzazione , per questo motivo continuai imperterrita e fiduciosa nel mio cammino. Non passava giorno che non chiedessi se era giunta l'ora di deporre il clarinetto in favore del mio amato saxofono, ma la risposta era sempre uguale a se stessa , monotona nel suo " no ".
Un anno dopo, per caso, salta fuori la verità : mi era stato affibbiato il clarinetto perchè l'unico saxofono disponibile era stato prestato ad un'altra scuola, non per la propedeuticità obbligatoria del clarinetto!
La delusione, lo sgomento, l'ira funesta per essere stata presa in giro a quel modo, per essermi fatta prendere in giro a quel modo e per essermi dovuta sorbire l'odiato clarinetto, fu tanta. Non ne volli più sapere nulla, buttai tutto nella spazzatura e chiusi la porta.
Circa tre settimane fa, 22 anni dopo e per non ben identificati motivi ( veramente dopo aver visto il film Groundhog Day, di cui si parlava nel post di nonsisamai ) mi vien da pensare che sia giunto il momento di imparare a suonare il sax.
Con il mio bello al fianco passiamo un'intero pomeriggio in un minuscolo negozietto di strumenti musicali a provare il sax (grazie Andrea, sei stata gentilissima !) . Torniamo a casa elettrizzati, io mi tuffo in internet, tra un forum e l'altro, siti web e utube video; raccolgo utili informazioni.
Arrivo in Italia e, dopo un paio di telefonate, trovo il negozio che fa per me. Prendo la macchina in prestito e in 10 minuti sono già lì, l'affascinante R. ad attendermi. Noleggio il sax per un mese ( lo posso noleggiare fino a tre mesi ) e se decido di acquistarne uno, i soldini del noleggio verranno decurtati dal prezzo di quello nuovo. Era esattamente la formula che cercavo ( trovata sul sito di un negozio di strumenti musicali londinese ), in fondo, qui, non tutti sono nel medioevo come pensavo!
Adesso devo trovare l'insegnante. Ardua ricerca.
L'unico che abita vicino a casa ( ci potrei andare a piedi, cosa importantissima visto che non posseggo alcun mezzo di trasporto motorizzato e la bici è rimasta in Austria ) è un genio del sax e ovviamente è superimpegnato, fa lezione a 50 km da qui, non dispensa lezioni private e dovrei aprire un leasing per poterlo pagare .
2 comments:
Quanto è eccitante dare vita ad un progetto che si è sognato da tanto? A me dà la stessa carica di quando ti innamori di una persona, ma è ancora più bello perché è una cosa tua che nessuno potrà più toglierti. Fai proprio bene a provare. =)
è molto eccitante infatti! ti ritrovi con un'energia difficile da contenere, una voglia di fare che nemmeno riesci a dormire, ci si sente decisamente più " vivi " che mai. Ed è divertente la sera trovarsi davanti al camino con mia sorella a ridere delle nostre performance fra sax e flauto traverso(!!!)
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