Carmine Mangone è il sangue che scorre, determinato e implacabile, nelle tue vene.
Ascoltarlo è viverlo.
Carmine non ti lascia indifferente.
Carmine è quella nota che vibra nell'aria intorno a te e dentro di te.
Ogni sua parola ha una forza dirompente, una consistenza che si può toccare, annusare, sentire sulla pelle mentre ancora è calda di vita.
Ha un diamante racchiuso nelle viscere che irradia luce iridescente tutt'attorno, per chilometri oserei dire.
Racconta brandelli della sua anima con la sonora voce di emozioni profonde,
che poi profondamente ti emozionano, ti entrano in pancia,
ti incollano alla sedia
e non ti lasciano più andar via.
Venerdì sera ho avuto il piacere di partecipare alla presentazione del libro " Mai troppo tardi per le fragole " scritto da Carmine Mangone ed edito da "
L'orecchio di Van Gogh ". La presentazione è avvenuta presso la fantastica liberia "
Indipendente/mente Interno 4 " di Rimini.
Carmine, dopo la stupenda introduzione di
Marco Refe ( Amico, nonchè manager), ha letto alcuni passaggi di questo suo ultimo libro ( ma anche alcuni brani tratti dal precedente " Al centro esatto dello stupore " ).
Il suo raccontarsi con la gestualità dei movimenti del corpo e con le inflessioni della voce mi ha permesso di sbirciare da vicino quel turbinio di emozioni che sono la struttura portante dei suoi versi, ora delicati, ora brucianti,
sempre vivi
e pulsanti
e densi.
" L'amour...C'est une accolade "
una parentesi graffa non
dice niente
non mette al mondo nessun'algebra convulsiva
se tu non vuoi-
una parentesi graffa è solo un simbolo
stupido e vano come tutti i simboli
se rimane vuoto
( Mai troppo tardi per le fragole, Carmine Mangone. ed. L'orecchio di Van Gogh - pp 16 )