( " Il labirinto del tempo" _ Maxence Fermine )
Buon 2009 a tutti!
Una mattinata è stata sufficiente per far innamorare il mio bello di Venezia.
Io ve la racconto con alcune immagini, scattate nel corso della nostra passeggiata
fra le Calli e il Canal Grande, fra la magia di un dettaglio e i colori di un'emozione.
Dear Shrouk and Mohammed, walking around Venice is a great experience
that you cannot miss;
I'm waiting for your visit to Italy impatiently, very impatiently.
Dall’Austria alla Grecia
Parte I : Graz-Maribor-Ljubljana-Trieste-Venezia__ohhhh___Repubblica di San Marino
Che uno (nella fattispecie …io) della Bat-Scatola si fida. E non gli passa dall’anticamera del cervello che invece alla Bat-Scatola in questione, non gliene può fregare di meno, così che tranquillamente ti può piantare in asso senza preavviso, in orario di punta, sulla ss309 ad una decina di metri dal distributore di benzina, dal lato sbagliato della strada. Che io ad occhio non so quanti sono 100 mt e va da sé che il triangolo l’ho piazzato troppo vicino, dopo ho scoperto che i paletti col catarifrangente che ci sono lungo la strada sono disposti a 25 mt l’uno dall’altro così uno non si sbaglia…Comunque, a uno la fiducia gli ritorna se al distributore incontra 2 angeli della Guardia di Finanza che ti bloccano il traffico e poi assieme a 2 angeli camionisti ungheresi ti spostano la “ traditrice” sulla piazzola del suddetto distributore, dall’altra parte della strada. E poi un angelo di camionista italiano si offre per darti un passaggio fino al meccanico più vicino. Dai, davvero ti torna la fiducia, quasi ti diverti , ti vien da ridere e scherzare là dentro quella cabina grande come un monolocale, a 2 metri da terra;
Poi arrivi dal meccanico “Codalunga” che oppone resistenza e nemmeno ci vuole dare un’occhiata “ all’ingrata “ , che alla tua domanda se , allora, conosce qualcun’ altro che possa aiutarti ti risponde che ” no, mi spiace non conosco nessuno”…un’isola in mezzo all’oceano questo qui, e io mossa da disperazione tiro fuori tutta la mia parlantina da ex venditrice cazzuta che ti rigira come un calzetto e, non ultimo, gli faccio pure gli occhi del gatto con gli stivali deliberatamente tratto da Shrek, tiè. Ha funzionato ,perché, intenerito e mosso da compassione, Codalunga in una frazione di follia suicida acconsente di dare un’occhiata alla Bat-Scatola. Peccato che il tipo non sia riuscito a carpire i segreti tormenti della “ Sofferente “ . Allora ho l’illuminazione: telefonare all’ Angelo dei miracoli, e tentare un’ operazione a cuore aperto via etere... lui la mente, Codalunga la mano. Appurato che Codalunga non ha la minima intenzione di collaborare fino a dopo la befana ( testuali parole ), appurato che anche tutti gli altri meccanici, e non, del circondario non ne vogliono sapere fino all’anno nuovo ,appurato che il solo carroattrezzi che abbiamo trovato disponibile a farsi 360 km vuole un rene e un polmone più qualche spicciolo per fare il lavoro, L’Angelo dei miracoli e sua moglie si offrono di prestar soccorso in loco il giorno sucessivo, 180 km andare e 180 a tornare. Tolgo il cappello, mi inchino e bacio i piedi. Poi verso anche qualche lacrima di commozione, innaffio la pianta della fiducia, che con queste escursioni termiche estreme un po’ ha sofferto.
A questo punto la mia mente bislacca s’inceppa e mi vien da pensare che il fatto che la Bat-Scatola si sia fermata proprio davanti a questo distributore sia un segno inequivocabile : devo comprare un gratta e vinci. Logico, no?! Peccato che il segno del destino, come anticipato dal mio bello, non era proprio quel segno del destino che mi aspettavo, uffa.
Ci rassegnamo a passare la notte lì. Il ragazzo del distributore ci avverte, prima di chiudere i battenti, che la notte la piazzola è frequentata da “ donne di larghe vedute “, ma non dobbiamo preoccuparci, dice, non danno fastidio. Lui se ne va alle 19:30. Alle 19:31 una macchina nera parcheggia una miniroulotte dietro al distributore e le “ donne di larghe vedute “ fanno la loro magica apparizione. La macchina nera fa qualche giro di ricognizione per accertarsi che la Bat-Scatola non sia una concorrente. E la giostra del viavai comincia. Barricati com’eravamo dentro alla “Sofferente “ mi sono sentita al sicuro e mi sono addormentata all’istante.
Tutto questo succedeva il giorno 19 dicembre ’08 , il cielo era blu , il sole splendeva, gli uccellini cantavano felici. Avevamo appena finito di passeggiare per le calli dell’incantevole Venezia, avevamo appena fatto benzina ed eravamo diretti in quel della Repubblica di San Marino.